di Andrea Pachetti
È possibile giungere al romanzo di E.L. Doctorow partendo da molti luoghi, che necessitano talvolta di percorsi tortuosi e obliqui: si può analizzare per esempio il Sistema degli oggetti di Baudrillard, uno dei testi di riferimento dell'argomento, per poi arrivare alle estreme aberrazioni, proprie di un approccio alla realtà oggettiva completamente errato. Esiste davvero un mondo in cui sono gli oggetti a possedere le persone e non viceversa?
Doctorow situa il suo romanzo storico nel novecento americano, sfruttando (con molte licenze) la reale storia dei fratelli Collyer di New York per costruire un affresco globale della società in evoluzione: i suoi rapporti con la musica, le controculture, la guerra, il razzismo e la tecnologia. L'autore si serve quindi dell'estrema fascinazione suscitata da due personaggi davvero borderline, al fine di fornire uno sguardo inedito verso eventi storici più o meno noti, oltre a indagare nella psicologia immaginaria dei due protagonisti e nelle loro reciproche interazioni.