6 novembre 2014

"Imputato Goldrake alzatevi!" (1980)

di Andrea Pachetti

(Fonte: Bollettino Salesiano)
Abbiamo affrontato brevemente la questione della censura sui fumetti in un vecchio articolo, nel quale descrivevamo il rapporto conflittuale tra il mondo degli "adulti" e quello dell'infanzia, quando nel contesto sociale si inseriscono nuovi contenuti in cui i fruitori sono principalmente i giovani.

Il fenomeno descritto si è senz'altro riproposto in modo analogo tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta, con l'importazione in Italia di alcune serie di anime giapponesi: in particolare con la cosiddetta invasione robotica, iniziata sul Secondo Canale della Rai il 4 aprile 1978 da Goldrake (UFOロボ·グレンダイザー UFO Robo Gurendaizā), serie conosciuta inizialmente come Atlas Ufo Robot.

Le polemiche coinvolsero molti àmbiti sociali, dalla politica (si veda la lettera al quotidiano La Repubblica del deputato Silverio Corvisieri e la sua presunta interpellanza parlamentare) al mondo della scuola, con le note proteste dei "600 genitori di Imola" che aprirono il dibattito sui quotidiani e i periodici nel nostro Paese.