La copertina del Mazinger della First Comics |
Dal mio punto di vista invece questo fumetto in formato graphic novel riveste una particolare importanza, poiché denota l'attenzione di Nagai verso il mercato occidentale; Nagai in quel caso adattò il suo stile narrativo, l'uso del colore e dell'impostazione della pagina (con predominanza delle singole-doppie splash page) a un gusto molto diverso da quello nipponico.
Conosciuto dalla dirigenza Marvel sin dalla fine degli anni Settanta, Nagai venne poi ospitato sulle pagine di Epic Illustrated, il mensile d'autore della casa editrice americana, nell'giugno del 1983 con una storia breve (Oni) e una galleria di immagini.
Mentre nel 1983 ancora nessun fumetto giapponese era proposto negli Stati Uniti con continuità (i casi come Barefoot Gen erano più unici che rari), la situazione al momento dell'uscita di Mazinger era completamente diversa. Oltre alla stessa First, che aveva già pubblicato una ventina di numeri di Lone Wolf & Cub, un altro editore (La Eclipse) aveva iniziato a proporre periodicamente alcune serie in albi spillati, tra cui possiamo ricordare Kamui, Mai, Area 88, Xenon. Tutte queste serie sono note anche agli appassionati italiani, poiché andarono a formare il primo nucleo di testate proposte dalla Granata Press a partire dal 1990.